L’abbandono all’Universo, messo in evidenza nel Reiki tradizionale giapponese, serve ad essere felici qualunque cosa accada.
L’aspettativa impedisce di lasciarsi andare, di abbandonarsi completamente cullati dalle buone mani dell’Energia cosmica. Si tratta di un’emozione plasmata dagli esseri umani, creata dalla mente, che non sempre ha ragione. Al contrario tutto ciò che accade è dettato da una saggia legge, che regolamenta il “Tutto” del quale facciamo parte e che tende sempre a creare armonia fra le varie forme di vita.
Se ci si aspetta che l’universo mandi qualcosa, proprio l’aspettativa lo può bloccare. Ad esempio: una persona può non aspettarsi una vincita al gioco e può giocare al lotto solo per il piacere di farlo.
Ad un tratto si sente dire da un’esperta sensitiva (in grado di leggere le vibrazioni che questa persona emana in quel momento e quindi di prevedere ciò che essa sta attirando a sé in quel preciso istante) che vincerà una grossa somma al gioco; può accadere che la persona così informata cominci a creare un’aspettativa sulla vincita predetta, modificando così le proprie vibrazioni e perdendo la sintonia con le frequenze precedenti.
La persona, così facendo, bloccherà l’arrivo della vincita proprio per mezzo di quell’aspettativa. Non è detto che debbano per forza esserci sofferenza, poi felicità e poi di nuovo sofferenza… può esserci la
felicità, seguita da un altro tipo di felicità e poi ancora da un’altra felicità. Un’unica felicità potrebbe trasformarsi in noia, se invece le permettiamo di variare, potrebbe durare più a lungo.
Basta essere sereni durante il cambiamento. Basta seguire il naturale andamento dell’Universo.
E quale modo migliore, se non canalizzando e restando sempre in contatto con le vibrazioni dell’ energia che lo muove?
Quest’energia in Giappone è chiamata Reiki.